Il sole nella città di smeraldo. Storia romanzata del Grunge

Luigi Gallo

Data di pubblicazione21 marzo 2025Arcana Edizioni

Da Jimi Hendrix a Singles, Seattle e i suoi abitanti sono una geografia che esplode e si cristallizza negli anni Novanta, iconici, di Mother Love Bone, Pearl Jam, Alice in Chains, Soundgarden, Screaming Trees. Quando Kurt Cobain, leader dei Nirvana, decise di mettere la parola fine alla sua esistenza, si credette che quel movimento musicale chiamato “grunge” fosse limitato solo ed esclusivamente a storie di depressione e droga. 

In realtà Kurt fu solo l’ennesima goccia che fece traboccare un vaso pieno di ricordi. Questo è un romanzo di come ragazzi comuni attraverso l’amicizia, l’amore e la spensieratezza sono riusciti a cambiare per sempre il panorama rock, partendo da Seattle, la città di smeraldo, fino a conquistare il mondo.

Un racconto introspettivo che mette a nudo la fragilità e l’incoscienza, la debolezza e l’insicurezza di ragazzi che erano diventati un esempio da seguire. A Seattle, nonostante ci siano il mare e i boschi folti, il clima è da sempre ostico, ma per un semplice istante durato anni, quei ragazzi hanno donato un sole che splendeva forte e incontrastato, capace di illuminare le tante anime soppresse sparse nel mondo, un sole che ancora oggi non è tramontato e forse non lo sarà mai.

Cominciamo dalla genesi del libro, come nasce ” Il sole nella città smeraldo”

Nasce per puro caso. Ascoltando musica ho iniziato a scrivere storie sugli artisti e creare tanti mini racconti, unendoli ho capito che potevo realizzare il mio sogno che porto dentro sin da bambino, quello di riuscire a pubblicare un libro.

Secondo te qual è il momento in cui la scena cittadina raggiunge il suo apice, e cosa accade dopo?

Seattle era divisa in due “blocchi” musicali, c’era gente che amava il punk e gente che amava il metal, non esisteva un qualcosa che li accomunava, e quindi nei locali underground c’era un vero e proprio spaccato. Ad aggiungersi a questo stato di cose c’era il “glam rock” che basava il contenuto sul sesso,droga,soldi e bella vita.

Il tutto però non rappresentava il vero vissuto dei giovani fine anno 80 inizio anni 90. Fu così che iniziò a nascere un qualcosa di totalmente nuovo, uno stile musicale che mischiava il punk (più rallentato musicalmente) e venature di metal, un qualcosa che spazzasse via quella finta bella vita tanto decantata e iniziasse a raccontare attraverso musica “grezza” i veri problemi esistenziali che turbavano i giovani.

Etichettato come “grunge” (sporco,grezzo) questo stile musicale ha radici profonde che vanno ricercate in gruppi come gli U-men,Skin Yard, Green River, Screaming trees e Mother Love Bone, che rappresentano vere e proprie basi per i gruppi che poi sconvolsero totalmente il mondo, quali Mudhoney, soundgarden, Pearl Jam, Alice in Chains e Nirvana.

Il faro lo accese una semplice radio locale che pubblicava fanzine settimanali, la stessa che poi si trasformò in una etichetta discografica la Subterranean pop.

Che ruolo ha avuto nella città, un etichetta discografica come la Sub Pop?

Un ruolo inconsciamente fondamentale. Uso il termine Incosciamente perché nessuno dei due co fondatori si aspettava di riuscire ad arrivare a toccare l’apice musicale scommettendo su band locali, che da quel momento in poi iniziarono a nascere come funghi. Il credere in alcune band è stato determinante, creò compilation musicali ricercate dai migliori collezionisti del mondo. La sub pop ancora oggi investe in giovani promesse, ed è un vero e proprio punto di riferimento della scena musicale alternative americana.

Quali sono gli album fondamentali per capire Seattle?

Scelta difficilissima, ma un’ipotetica top ten : Skin Yard – Hallowed ground, Green river – Dry as Bone, Mudhoney – Superfuzz bigmuff, Soundgarden – Louder than Love, My Sister’s Machine – Diva, Alice in chains – Dirt, Nirvana – Bleach, Pearl Jam – Ten, Temple of the dog – Temple of the dog e Mad Season – Above.

Seattle è una città in perenne rivoluzione, come è cambiata in questi anni?

L’evoluzione si è tradotta in un involuzione, l’industria dell’alta tecnologia ha inghiottito tutti i luoghi culto che hanno segnato la storia underground, facendole perdere la sua identità, anche se resta sempre la meta più ambita per gli amanti del “grunge”. Aberdeen resta un punto di fondamentale passaggio per chi vuole ancora “respirare” quell’essenza, ma anche il primo museo NFT.

Le condizioni sociali ed economiche si sono evolute vertiginosamente e questo se raffrontato a 50 anni fa era impensabile, in quanto l’industria era prettamente inesistente e c’era una economia basata sulla pesca e sulla legna (ecco perché esistono ancora oggi i camicioni di lana a quadri!!).

Nel ringraziarti per essere stato con noi, puoi dirci se hai dei progetti in cantiere, iniziative future in ambito editoriale.

In realtà ho iniziato già da un po ’ad elaborare un nuovo progetto basato sulla vita di Scott Weiland, e poi in fase molto embrionale sto raccogliendo molto materiale sulla vita di Marilyn Manson, di più al momento non posso dire!! Voglio ringraziare sopratutto voi per l’opportunità di poter discutere di questo mio sogno letterario.

Luigi Gallo – Il sole nella città di smeraldo. Storia romanzata del Grunge

Classe 1984 e laureato in Economia, da sempre ho una migliore amica che mi ha tenuto compagnia in qualunque istante della mia vita, la musica! All’età di dieci anni un fulmine cadde nella mia vita e portava un nome e cognome, Kurt Cobain. Da quel momento la mia “vita musicale” non è stata più la stessa e l’amore per il rock made in Seattle è diventato incondizionato ed essenziale per la mia esistenza, al punto di cominciare un vero e proprio studio su ogni cosa appartenesse a quel meraviglioso movimento che ancora oggi condiziona e vive nei cuori di ogni amante della musica.

Smell of Grunge

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